Dona, dona
Un capretto su un carretto va al macello del giovedì
non s´è ancora rassegnato a finire proprio così
chiede ad una rondine -Salvami se puoi-
lei lo guarda un attimo fa un bel giro in cielo e poi risponde
-Siete tutti nati apposta io non c´entro credi a me
c'è chi paga in ogni festa
questa volta tocca a te.-
Un bambino su un vagone va al macello del giovedì
non s'è ancora rassegnato a morire proprio così
chiede ad un soldato salvami se puoi
e lui con la mano lo rimette in fila e poi risponde
-Siete in tanti sulla terra io non c'entro credi a me
c'è chi paga in ogni guerra
e questa volta tocca a te.-
Ora dormi caro figlio sta tranquillo che resto qui
non è detto che la storia debba sempre finire così
il mio bel capretto è nato in libertà
finché sono in vita mai nessuno lo toccherà
la storia te l´ho raccontata apposta perché un giorno pure tu
dovrai fare l´impossibile perché non succeda più.
Siamo madri e siamo figli tutti nati in libertà
ma saremo i responsabili se uno solo pagherà.
Ora dormi.
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Il testo in italiano è l'adattamento della famosa composizione del musicista ebreo Sholom Secunda, che la scrisse nel 1935 basandosi su una canzone popolare polacca.